L’imponente bastione di Santa Scolastica, affacciato su Largo Nino Lavermicocca-lungomare Imperatore Augusto, costituisce la monumentale “porta a mare” del Museo.
La sua costruzione è legata alla memoria della duchessa di Bari e regina di Polonia Bona Sforza (1494-1557), che, alla morte della madre Isabella d’Aragona (1524), ne riprese l’ambizioso programma di ristrutturazione e rafforzamento e della cinta muraria di Bari, con la costruzione, in particolare, del bastione di Santa Scolastica e del bastione a guardia del molo (fortino di Sant’Antonio).
La realizzazione dell’apprestamento militare comportò un drastico intervento sul preesistente monastero medievale, con il “sacrificio” di una delle due chiese, quella più antica, ubicata in posizione strategicamente rilevante proprio a ridosso della cinta muraria. Dell’edificio religioso, databile tra fine X e XI sec., sono riaffiorati dal sottosuolo, durante gli scavi degli anni Settanta del secolo scorso, il piano pavimentale e le fondazioni. Il recente intervento di scavo archeologico e restauro ne ha definito l’impianto, lungo m 16,50 e largo m 10,40, orientato a E-O, a tre navate terminante con tre absidi racchiuse da un muro rettilineo e con un portico a tre fornici sulla facciata.
Sulla campata centrale quadrata doveva essere impostata una cupola centrale, mentre volte a botte coprivano le altre due campate della navata centrale e mezze botti rampanti le navate laterali. Il bel piano pavimentale, costituito da grandi tasselli calcarei disposti secondo disegni geometrici, trova significativi confronti nelle numerose chiese di età bizantina sorte nella Bari capitale del Catapanato d’Italia.
L’imponente bastione di Santa Scolastica, affacciato su Largo Nino Lavermicocca-lungomare Imperatore Augusto, costituisce la monumentale “porta a mare” del Museo.
La sua costruzione è legata alla memoria della duchessa di Bari e regina di Polonia Bona Sforza (1494-1557), che, alla morte della madre Isabella d’Aragona (1524), ne riprese l’ambizioso programma di ristrutturazione e rafforzamento e della cinta muraria di Bari, con la costruzione, in particolare, del bastione di Santa Scolastica e del bastione a guardia del molo (fortino di Sant’Antonio).
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